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Verso i 3 anni la dentatura da latte è completa, per cui è opportuno un controllo. In ogni caso non oltre i 5 anni quando compare il primo molare permanente e c'è la permuta degli incisivi. Inoltre alcune malocclusioni (es. Prominenza del mento), o abitudini viziate (es. Succhiare il dito) richiedono un intervento precoce, anche intorno ai 4 anni.
Il fluoro è fondamentale nella prevenzione della carie; tuttavia una sua assunzione eccessiva causa la fluorosi, con effetti negativi sui denti e su altri organi. Fondamentale è la dose somministrata, che deve essere calcolata in base all'età del bambino ma anche in base al fluoro contenuto nell'acqua che egli beve. Vi sono apposite tabelle relative alle acque minerali più vendute, per quella del rubinetto basta contattare l'ente erogatore.
Accurata igiene orale, prediligendo lo spazzolino elettrico in alcuni casi, dieta equilibrata e... sigillature dei denti appena erotti. Chiudendo con una sottile pellicola le fessure molari, si impedisce il ristagno di placca da cui in seguito si origina la carie
In questo caso è necessaria una visita, l'odontoiatra valuterà se il dente è prossimo alla caduta e non è necessario trattarlo o se deve restare ancora a lungo in bocca, e in quel caso bisognerà intervenire. Permettendo alla carie di distruggere il dente viene perso spazio nell'arcata, il che comporta problemi ortodontici. In più un dente cariato è una fonte di infezioni, non solo della bocca ma di tutto l'organismo.
Non è relaistico bandire lo zucchero dalla dieta di un bambino: è più semplice insegnargli una corretta igiene orale e fargli assumere cibi dolci ma non frequentemente, in modo che lo zucchero resti meno a contatto coi denti. E' importante prediligere zuccheri poco raffinati, scegliendo "zuccheri giusti", evitando quindi caramelle gommose, bevande zuccherate (succhi, coca cola) ed in generale quei cibi dalla consistenza collosa e ricchi di zuccheri.
Tranne alcuni casi in cui è necessario intervenire precocemente anche intorno ai 4 anni, di solito intorno ai 9 anni. Questo consente un'ottima correzione dei difetti in un arco di tempo, circa 2 anni, sopportabile per il paziente.
Un prolungato uso del succhiotto, come il succhiamento del dito o di altri oggetti è responsabile di alterazioni dentali e scheletriche. Fortunatamente c'è un apparecchietto funzionale in grado di eliminare le cattive abitudini e anche di riposizionare la dentatura.
Assolutamente no, anzi sono i denti storti che costituiscono un ricettacolo di residui di cibo, placca, tartaro per cui predispongono a carie, malattie parodontali e disturbi dell'articolazione temporomandibolare.
Se il piccolo paziente non sente dolore vive l'esperienza del dentista come un gioco, spesso interessandosi compiutamente di quello che vede in studio. Nei pazienti più vivaci, l'uso del protossido d'azoto, che seda il paziente, fa sì che egli non avverta più neppure lo stress dell'intervento. L'esperienza dal dentista può considerarsi come un momento di crescita.
Esistono particolari apparecchi da utilizzare durante lo sport che proteggono sia i denti da traumi, che i tessuti molto molli, tipo labbra o lingua.
Sì, è però necessaria un'accurata educazione all'igiene orale per controllare la placca batterica. E' inoltre necessario eliminare i siti infetti quali le tasche gengivali. Almeno inizialmente sono richiesti controlli più frequenti per controllare e motivare il paziente.
Sì, è necessario sostituire i denti persi, non sostituendolo si ha estrusione dell'antagonista e migrazione dei denti vicini con alterazione dell'occlusione e di conseguenza della masticazione e della fonazione. Ci sono varie soluzioni protesiche che si possono valutare, come un ponte o un impianto, sarà il tuo dentista ad aiutarti.
A parte alcune malattie che potrebbero anche avere controindicazioni temporaneee, una persona in buona salute può sicuramente ricorrere agli impianti.
Da quando è completata la crescita ossea in...poi. Non c'è un limite superiore di età: l'importante è un normale stato di salute del paziente.
Il diabetico compensato, ossia con la glicemia sotto controllo, può ricorrere agli impianti. Nessuna controindicazione invece per l'età.
Inserire un impianto è molto meno traumatico che estrarre un dente: l'anestesia locale durante l'intervento, il ghiaccio applicato in zona e gli analgesici poi rendono il disagio trascurabile. La tecnica TRANSMUCOSA di inserimento degli impianti, adottabile in determinati casi, non prevede l'uso di punti in quanto non viene tagliata la gengiva. Negli altri casi sono necessari, vanno tolti dopo 6-7 giorni.
Generalmente l'intervento è semplice e breve: meno di un quarto d'ora per un singolo impianto.
Non c'è limite alla loro durata: dalla letteratura si vede che la maggior parte di impianti inseriti 30 anni fa è ancora perfettamente funzionante. Importante però è attenersi ai controlli periodici durante i quali è controllata l'igiene orale, viene fatta l'igiene professionale e si motiva e consiglia il paziente.
Non si ha rigetto data la biocompatibilità del titanio con cui sono costruiti gli impianti. E' invece possibile che non si osteointegrino o che perdano l'osteointegrazione. In questo caso l'impianto viene estratto e sostituito con un altro impianto.
Spesso è possibile inserire un impianto immediatamente dopo l'estrazione del dente. Si leva il dente e nell'alveolo opportunamente trattato, si inserisce un impianto.
In certi casi è possibile mettere direttamente la corona (impianti a carico immediato). In altri casi, quando ad esempio "manca l'osso" e sono necessari interventi di rigenerazione ossea, sono necessari tempi più lunghi, da 3 a 6 mesi.
Gli impianti servono egregiamente per stabilizzare una protesi mobile totale (dentiera); se la dentiera è ancora valida non è neppure necessario sostituirla, ma solo adattarla agli impianti.
Se non c'è osso, come altezza o larghezza della cresta, ci sono varie metodiche che consentono di aumentarla per poter inserire gli impianti.
Dipende: se i denti adiacenti a quello da sostituire presentano grosse cure è più indicato il ponte che preserva le corone compromesse. Se sono intergi è meglio l'impianto. Tra questi due casi clinici vi sono molte situazioni da valutare singolarmente in base alle condizioni orali e generali nonchè alle esigenze e aspettative del paziente. Da un punto di vista economico i costi sono circa gli stessi.
Sono impianti sempre in titanio, ma di diametro ridotto, particolarmente indicati per stabilizzare una dentiera. Questo viene fatto nella stessa seduta di inserzione dei miniimpianti. Sono sufficienti due-quattro miniimpianti. Nelle protesi superiori non è così più necessario il palato, maltollerato da certi pazienti. Non è più necessario utilizzare adesivi per stabilizzare la dentiera. Il loro inserimento è meno traumatico di quello degli impianti normali, il loro costo inferiore. Generalmente non è necessario sostituire la vecchia dentiera. Il paziente viene in studio, inserisce i miniimpianti e dopo un paio d'ore esce con la dentiera perfettamente stabile.

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