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Glossary

LEGAMENTO PARODONTALE O PERIODONTALE
Complesso sistema di fibre che lega il dente alla sua sede. E' un legamento sospensore in quanto ammortizza la spinta pressoria verticale sul dente. E' anche chiamato desmodonto o legamento alveolo-dentale. La sua distruzione causa mobilità dentale. Complesso sistema di fibre che lega il dente alla sua sede. E' un legamento sospensore in quanto ammortizza la spinta pressoria verticale sul dente. E' anche chiamato desmodonto o legamento alveolo-dentale. La sua distruzione causa mobilità dentale.
LEUCOPLASIA
Leucoplasia è un termine che deriva dal greco: leucos=bianco, plasia=ispessimento. Si tratta infatti di chiazze biancastre che compaiono sulle mucose. Leucoplasia è un termine che deriva dal greco: leucos=bianco, plasia=ispessimento. Si tratta infatti di chiazze biancastre che compaiono sulle mucose.
LEVIGATURA RADICI
Rimozione dei depositi di tartaro dalla superficie della radice al disotto della linea gengivale. In presenza di parodontite, l'operazione di levigatura delle radici mira a promuovere il riattacco dei tessuti di supporto alla superficie del dente. Rimozione dei depositi di tartaro dalla superficie della radice al disotto della linea gengivale. In presenza di parodontite, l'operazione di levigatura delle radici mira a promuovere il riattacco dei tessuti di supporto alla superficie del dente.
LEVIGATURA RADICOLARE
Rimozione dei depositi di tartaro dalla superficie della radice al disotto della linea gengivale. In presenza di parodontite, l'operazione di levigatura della superficie radicolare mira a promuovere il riattacco dei tessuti di supporto alla superficie del dente. Rimozione dei depositi di tartaro dalla superficie della radice al disotto della linea gengivale. In presenza di parodontite, l'operazione di levigatura della superficie radicolare mira a promuovere il riattacco dei tessuti di supporto alla superficie del dente.
LICHEN PLANUS
Il lichen planus orale è una malattia piuttosto comune che può colpire sia la pelle che le mucose e in circa 7 casi su 10 interessa le mucose della bocca. Tutte le superfici della bocca possono essere interessate da questa malattia ed in particolare la mucosa delle guance e della lingua. Molto frequentemente la malattia si presenta come un reticolo biancastro, una specie di ragnatela, ma l'aspetto che il lichen planus può assumere quando colpisce le mucose della bocca, è variabile. Può presentarsi con aree arrossate che in alcuni casi rappresentano l'aspetto più caratteristico delle lesioni orali. Nei casi più gravi è frequente la comparsa di ulcere. Anche le gengive possono essere interessate dalla malattia ed in questo caso appaiono arrossate e sanguinano con facilità. Il lichen planus frequentemente non è associato a nessun disturbo. Qualora presenti i sintomi possono variare molto. In alcuni casi può provocare fastidio, bruciore e anche dolore, particolarmente in seguito all'assunzione di cibi o bevande irritanti (aceto, limone, spezie, superalcolici, ecc) o nel caso di una scadente igiene orale (abbondante presenza di placca e tartaro). Non è nota la causa che lo provoca. Il lichen planus viene considerata una malattia cronica infiammatoria su base immunitaria e come tale si caratterizza per l'azione aggressiva delle nostre cellule di difesa (come i linfociti) nei confronti dei nostri stessi tessuti (una specie di auto-aggressione, quindi). Non essendo ben individuata la causa del lichen planus non è ovviamente disponibile una cura in grado di guarire tale malattia in maniera definitiva. Esistono, tuttavia, alcuni farmaci (generalmente cortisonici ad uso locale in creme o gel) in grado di controllarne e spesso eliminarne i sintomi. Vanno evitati i cibi irritanti, ridotto il fumo e mantenuta la migliore igiene orale possibile mediante frequenti sedute di igiene orale professionale (la 'pulizia dei denti' eseguita dal dentista) e una scrupolosa igiene orale domiciliare. E' importante mettere in rilievo che il lichen planus non è una malattia infettiva e non può, pertanto, essere trasmessa attraverso alcun tipo di contatto. Il lichen planus orale è una malattia piuttosto comune che può colpire sia la pelle che le mucose e in circa 7 casi su 10 interessa le mucose della bocca. Tutte le superfici della bocca possono essere interessate da questa malattia ed in particolare la mucosa delle guance e della lingua. Molto frequentemente la malattia si presenta come un reticolo biancastro, una specie di ragnatela, ma l'aspetto che il lichen planus può assumere quando colpisce le mucose della bocca, è variabile. Può presentarsi con aree arrossate che in alcuni casi rappresentano l'aspetto più caratteristico delle lesioni orali. Nei casi più gravi è frequente la comparsa di ulcere. Anche le gengive possono essere interessate dalla malattia ed in questo caso appaiono arrossate e sanguinano con facilità. Il lichen planus frequentemente non è associato a nessun disturbo. Qualora presenti i sintomi possono variare molto. In alcuni casi può provocare fastidio, bruciore e anche dolore, particolarmente in seguito all'assunzione di cibi o bevande irritanti (aceto, limone, spezie, superalcolici, ecc) o nel caso di una scadente igiene orale (abbondante presenza di placca e tartaro). Non è nota la causa che lo provoca. Il lichen planus viene considerata una malattia cronica infiammatoria su base immunitaria e come tale si caratterizza per l'azione aggressiva delle nostre cellule di difesa (come i linfociti) nei confronti dei nostri stessi tessuti (una specie di auto-aggressione, quindi). Non essendo ben individuata la causa del lichen planus non è ovviamente disponibile una cura in grado di guarire tale malattia in maniera definitiva. Esistono, tuttavia, alcuni farmaci (generalmente cortisonici ad uso locale in creme o gel) in grado di controllarne e spesso eliminarne i sintomi. Vanno evitati i cibi irritanti, ridotto il fumo e mantenuta la migliore igiene orale possibile mediante frequenti sedute di igiene orale professionale (la 'pulizia dei denti' eseguita dal dentista) e una scrupolosa igiene orale domiciliare. E' importante mettere in rilievo che il lichen planus non è una malattia infettiva e non può, pertanto, essere trasmessa attraverso alcun tipo di contatto.
LINGUA A CARTA GEOGRAFICA
La lingua a carta geografica è una particolare forma di glossite di cui non si conosce la causa determinante ma che ha la tendenza a trasmettersi geneticamente. E' caratterizzata dalla perdita delle papille in alcune aree della lingua che, a causa di ciò, risultano lisce ed arrossate e si distribuiscono in modo da far apparire sulla superficie dorsale della lingua come un disegno di carta geografica che, oltretutto, muta repentinamente, da cui il secondo nome di questa affezione che è 'glossite migrante benigna'. La causa dell'affezione è sconosciuta ma si è notato che tende alla familiarità. Può essere asintomatica oppure presentarsi con una sensazione di bruciore. La lingua geografica guarisce spontaneamente ma può permanere per mesi e spesso ripresentarsi. La lingua a carta geografica è una particolare forma di glossite di cui non si conosce la causa determinante ma che ha la tendenza a trasmettersi geneticamente. E' caratterizzata dalla perdita delle papille in alcune aree della lingua che, a causa di ciò, risultano lisce ed arrossate e si distribuiscono in modo da far apparire sulla superficie dorsale della lingua come un disegno di carta geografica che, oltretutto, muta repentinamente, da cui il secondo nome di questa affezione che è 'glossite migrante benigna'. La causa dell'affezione è sconosciuta ma si è notato che tende alla familiarità. Può essere asintomatica oppure presentarsi con una sensazione di bruciore. La lingua geografica guarisce spontaneamente ma può permanere per mesi e spesso ripresentarsi.
LINGUA FISSURATA
La lingua fissurata, definita anche 'lingua plicata', è una condizione assolutamente benigna, che si riscontra di frequente nella popolazione: negli Stati Uniti l'incidenza oscilla tra il 2% e il 5%. Osservata in pazienti di tutte le età, può essere considerare una variante della normale architettura linguale che si presenta solcata da fessure più o meno profonde, fino a 6 mm, sul dorso e sui bordi laterali. Le depressioni a volte si interconnettono e, se molto profonde, fanno apparire il dorso della lingua come separato in lobuli. Normalmente è asintomatica, purché il dorso della lingua venga mantenuto pulito con lo spazzolamento, e pertanto non richiede terapia. Omettendo l'igiene, invece, possono trattenersi residui alimentari nella profondità delle fessure dando luogo a processi infiammatori (glossiti) e alitosi. La lingua fissurata, definita anche 'lingua plicata', è una condizione assolutamente benigna, che si riscontra di frequente nella popolazione: negli Stati Uniti l'incidenza oscilla tra il 2% e il 5%. Osservata in pazienti di tutte le età, può essere considerare una variante della normale architettura linguale che si presenta solcata da fessure più o meno profonde, fino a 6 mm, sul dorso e sui bordi laterali. Le depressioni a volte si interconnettono e, se molto profonde, fanno apparire il dorso della lingua come separato in lobuli. Normalmente è asintomatica, purché il dorso della lingua venga mantenuto pulito con lo spazzolamento, e pertanto non richiede terapia. Omettendo l'igiene, invece, possono trattenersi residui alimentari nella profondità delle fessure dando luogo a processi infiammatori (glossiti) e alitosi.
LINGUA VILLOSA
La lingua nera villosa è caratterizzata da un abnorme allungamento con contestuale alterazione di colore delle papille filiformi presenti sul dorso linguale che appare così colorato dal nero al marrone scuro. Le normali papille filiformi sono lunghe approssimativamente 1 mm, nei casi di lingua villosa la loro lunghezza può superare i 15 mm. E' un'affezione rara e benigna, più spesso asintomatica, la cui causa specifica risulta sconosciuta. Esistono fattori che predispongono all'ipertrofia e all'allungamento delle papille tipici della lingua villosa, così come all'iperproduzione di pigmenti da parte di batteri e funghi del cavo orale responsabili della loro alterazione di colore, ad esempio una cattiva igiene orale, l'assunzione di antibiotici a largo spettro, il fumo, la masticazione di tabacco, l'uso eccessivo di collutori che sviluppano ossigeno, la riduzione della produzione di saliva (xerostomia). La guarigione si ha con la sospensione del fattore predisponente unita allo spazzolamento del dorso della lingua con lo spazzolino da denti o, meglio ancora, con un apposito puliscilingua. La lingua nera villosa è caratterizzata da un abnorme allungamento con contestuale alterazione di colore delle papille filiformi presenti sul dorso linguale che appare così colorato dal nero al marrone scuro. Le normali papille filiformi sono lunghe approssimativamente 1 mm, nei casi di lingua villosa la loro lunghezza può superare i 15 mm. E' un'affezione rara e benigna, più spesso asintomatica, la cui causa specifica risulta sconosciuta. Esistono fattori che predispongono all'ipertrofia e all'allungamento delle papille tipici della lingua villosa, così come all'iperproduzione di pigmenti da parte di batteri e funghi del cavo orale responsabili della loro alterazione di colore, ad esempio una cattiva igiene orale, l'assunzione di antibiotici a largo spettro, il fumo, la masticazione di tabacco, l'uso eccessivo di collutori che sviluppano ossigeno, la riduzione della produzione di saliva (xerostomia). La guarigione si ha con la sospensione del fattore predisponente unita allo spazzolamento del dorso della lingua con lo spazzolino da denti o, meglio ancora, con un apposito puliscilingua.
LIP BUMPER
Apparecchio usato per creare spazio nell'arcata inferiore attraverso un'azione di spinta sui molari. E' composto da un arco di filo metallico che si connette ai tubi buccali, rivestito nella parte anteriore da una struttura di plastica a cui si appoggia il labbro inferiore. Mangiando o parlando, ma anche a riposo, sforzandosi di tenere le labbra in contatto, il labbro inferiore si tende spingendo indietro i molari. Apparecchio usato per creare spazio nell'arcata inferiore attraverso un'azione di spinta sui molari. E' composto da un arco di filo metallico che si connette ai tubi buccali, rivestito nella parte anteriore da una struttura di plastica a cui si appoggia il labbro inferiore. Mangiando o parlando, ma anche a riposo, sforzandosi di tenere le labbra in contatto, il labbro inferiore si tende spingendo indietro i molari.
LOCALIZZATORE APICALE
Il localizzatore apicale è uno strumento elettronico utilizzato in endodonzia per misurare la lunghezza del canale radicolare e impedire che nel corso della strumentazione canalare si oltrepassi il forame apicale. Il localizzatore apicale è uno strumento elettronico utilizzato in endodonzia per misurare la lunghezza del canale radicolare e impedire che nel corso della strumentazione canalare si oltrepassi il forame apicale.
LUSSAZIONE DELLA MANDIBOLA
La lussazione della mandibola si verifica quando il condilo mandibolare si porta al davanti dell'eminenza articolare e vi rimane senza rientrare nella sua sede articolare. Una causa di lussazione della mandibola sono i traumi mandibolari ma, frequentemente, può avvenire nel corso della masticazione o per un'azione di ampia apertura della bocca, ad esempio sbadigliando o ridendo. Questi casi sono generalmente dipendenti da una primitiva lassità dei legamenti dell'articolazione temporomandibolare, condizione più frequente nel sesso femminile, accoppiata con la tendenza del condilo mandibolare a rimanere al davanti della fossa articolare. Il trattamento dipende dalla frequenza degli episodi e dalla capacità del paziente a prevenire o ad autoridurre la lussazione. La lussazione della mandibola si verifica quando il condilo mandibolare si porta al davanti dell'eminenza articolare e vi rimane senza rientrare nella sua sede articolare. Una causa di lussazione della mandibola sono i traumi mandibolari ma, frequentemente, può avvenire nel corso della masticazione o per un'azione di ampia apertura della bocca, ad esempio sbadigliando o ridendo. Questi casi sono generalmente dipendenti da una primitiva lassità dei legamenti dell'articolazione temporomandibolare, condizione più frequente nel sesso femminile, accoppiata con la tendenza del condilo mandibolare a rimanere al davanti della fossa articolare. Il trattamento dipende dalla frequenza degli episodi e dalla capacità del paziente a prevenire o ad autoridurre la lussazione.

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